Tutta colpa della poesia

In un giro in moto che sembra vacanza estiva
prendi una strada con la luce giusta
del tramonto che colora i campi di fieno
e ti meravigli che non succede nulla di
sbagliato se racconti un segreto.
Era proprio il vento in faccia
che desideravo questa sera e poi averti qui con me
mentre canti una canzone che non so,
io mi ritrovo in un totale stato di grazia.
Forse farà freddo più tardi,
ma il cuore mio rimane caldo.
La strada scorre e il tempo non si ferma,
i ricordi restano e sono il mio bagaglio più in là.
In silenzio come a scuola,
ognuno il compito suo e si fa a gara
per un sorriso,
nessun imbarazzo che offuschi questo prato,
la scalinata porta i segni del tempo,
ogni decisione qui si può affrontare.
Quante cose non so di te
e quanta meraviglia oggi mi perdo,
raccontami della tua tristezza.
Finiscono le pagine di questo quaderno
ma le cose da dire si perdono nell’infinito.
Di pensieri e bellezza mi completo,
tienimi la mano sul cuore
così che qui io divento immortale.