Alba, dormiveglia e risveglio,
davanti a questo cortile, a volte c’è tanto rumore e
in altre frastuono di silenzio,
è facile che sia grigia una domenica di settembre,
faccio i conti con il ventre vuoto,
il pensiero viaggia lontano e i sogni si interrompono alle 5,35 da giorni,
mia madre non ricordava con precisione a che ora io fossi nato,
circa le 5 del mattino diceva,
ora da grande quando il mio ventre non è calmo la mia sveglia biologica suona alle 5,35,
scrivo racconti strazianti di spicciola poesia,
mi invento che a quell’ora io ricordi la sofferenza prenatale del nascere,
primo vagito fuori dal ventre di mia madre, antichi ricordi,
fatica del nascere o
forse del cominciare a vivere.
A mia Madre
4 Comments
Bellissima. Tenera e ruvida insieme
Come la Vita in certi momenti, ruvida in certi risvegli.
Vale sempre il viverla, le poesie e i sogni fanno parte dei nostri giorni che saranno migliori
La vita stessa è Arte e Poesia, peccato che non tutti abbiano il coraggio o l’opportunità di viverla al meglio e in accordo con la natura.