Favignana

Qui la natura pare
abbia voluto circondarsi
di presenza umana.
Testimoni sono gli scogli
a tratti levigati dove
raggiungere la riva del mare.
Nella grotta del bue marino
i soffitti sono costellati di conchiglie,
una volta qui erano
terre sommerse.
A guardare la quantità di
cave di tufo
i popoli nei tempi
hanno estratto pietre
per costruire case
poi la natura se n’è riappropriata
e in mezzo alle cave ora
c’è tanto verde e labirinti,
passaggi e passaggi
tanta bellezza da sembrare
un insieme di templi scoperchiati .
Come nell’Ulisse di Omero
qui il mare fa sentire
il suo invito a
tuffarsi dentro.
L’acqua cristallina a maggio
è fredda ma
dopo i primi cinque secondi
si supera l’idea di gelo
il corpo tuo ringrazia.
Tutto qui è sentire
ciò che di solito
è solo un sogno,
le pietre dei muretti
insieme a
ulivi, ficodindia e limoni
riportano a luoghi già visti
non ti senti solo un viandante
ma testimone di un passaggio.

🌹
Jianninho
25/05/2025