Considerazioni domenicali sull’infelicità !
Consideriamo sempre la nostra vita in relazione a quella degli altri.
Ci sembra che dobbiamo vivere tutta la vita il sogno di essere tra i primi.
Ma c’è un tempo per tutte le cose,
c’è un tempo per essere i primi della classe,
per vincere una gara o un concorso, c’è un tempo per Godere ciò che abbiamo.
Mi piace pensare la mancanza di sogni invece come averne uno più semplice da realizzare tutti i giorni,
tipo alzarsi e osservare tavolozze di natura con cielo e nuvole,
respirare aria pulita o tale che appaia,
alberi infiniti e domandarsi da quanto tempo siano lì,
oppure per i più fortunati guardare il mare all’alba ed averlo guardato al tramonto.
Ci chiediamo perché tra la popolazione “agiata” tipo la Svezia i suicidi
sono di gran numero superiore alle popolazioni africane o del Sud America:
manca il sole forse per completare uno dei sogni più vitali ….
la gioia di “svegliarsi liberi da ogni altra ambizione” e semplicemente respirare la vita!
Mi chiedo se non sia, questa Era così frenetica, a farci essere tristi e protesi al suicidio,
quando facciamo di un bisogno la nuova automobile che utilizzeremo per andare al bar,
o l’ultimo iPhone che appagherà chissà quale necessario narcisismo indotto,
i valori odierni, non hanno migliorato la nostra vita bensì,
hanno aumentato i nostri bisogni e resi infelici.
Viva la terra fresca appena arata dove possiamo mettere i nostri piedi nudi,
Viva le rughe nelle mani,
Viva il pianto di un bambino appena nato.
Gianni 22 Nov 2020