Pensieri

Con le mie 100 parole

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Con le mie 100 parole

Finché vai e vieni dal paese dove sei nato
hai ancora genitori da ritrovare,
fratelli e nipoti da amare,
peperoncini e friselle da esportare.
Uscire per strada è un bagno di giovinezza,
mondo antico ringiovanito dai ricordi morenti,
solo attraverso i figli puoi riconoscere i padri.
La scalinata della chiesa madre,
levigata dagli anni e dai calzoni corti dei bambini e
il cortile dell’oratorio che si perde
sfuggendo ormai da ogni memoria antica,
i ciottoli delle stradine delle vie del centro e l’arco basso
restituisce la verità che siamo diventati più grandi di allora,
la presenza del maniscalco suggeriva un presepe in lontananza,
la fontana tirata a lucido solo per il Santo protettore
ma per tutto il tempo dell’anno secca e decadente,
restano a segnare gli accadimenti del tempo.
Con le mie 100 parole e questi pochi ricordi
riesco a malapena a descriverlo, il paese mio.
Gianni – 23 Giu 2021
#veglie #sangiovanni #salento
❤️

  1. Bella. Ripercorrere il proprio passato è benefico, aiuta lo spirito nell’età del disincanto (quella odierna), è riattivare sensazioni ed emozioni mai sparite del tutto, è sentirne, come per magia, ancora i suoi effetti.

    1. Aiuta davvero lo spirito nell’età del disincanto, con la maturità si sente la necessità (così è per me) di esternare sopratutto per se stessi i pensieri e raccoglierli, ordinati, come esercizio mentale a pari utilità dei cruciverba. Scovare parole nuove che giungono dal fondo della propria testa o dal cuore dove forse risiedono tacite! Grazie Sasà i tuoi scritti mi onorano. ❤️

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