Guarda ora come siamo diventati
Viviamo quel chiarore sterminato
Saremo poco oppure non saremo niente
Prendiamo fiato per lunghissimi respiri
Ci addormentiamo con la vita appesa a un filo
Del giorno paghi e di smisurato silenzio
antica paura che avevamo abbandonato
ci rende consapevoli di ogni dipartita
Natura torna sana e incalcolabile, bella,
riprende solitaria ciò che aveva abbandonato
governa il corso delle stagioni
mostra di nuovo l’insieme delle costellazioni
Che senso avrebbe mai, l’impercettibile sussurro della vita e del mondo
cogliere l’attimo per poi disperderlo
In mille frammenti di confusione
Musica sollievo di ogni tempo
Saremo turbine di stelle
Su valichi serrati e muri ancora alti
Siamo poco o siamo proprio nulla
Incontreremo poche anime a noi simili
Ritroveremo pochi respiri che ci assomiglino
Tiro addosso a me queste lenzuola
La notte è ormai fonda e il sonno non arriva
Un altro giorno andato a un gemito di vita
Li ricordo quasi tutti i miei giorni passati.
Gianni I.
Alla mia mamma, bella fino alla fine.
Un 5 maggio qualsiasi
🌹
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